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Passaggio a Sud Ovest 2014: Report #2

Da Yulara a Sydney 

26-06-2014

Lascio Yulara di buon mattino, direzione Kings Canyon, dove mi fermerò 2 giorni, in campeggio a Creek Canyon Station.

Il Kings Canyon è una formazione rocciosa diversa dall’ Ayers, un circuito di 3 ore a piedi, ti porta fino all’estrema punta da dove si ha un panorama stupendo, per questo l’Australia non ha uguali, la notte in tenda fa freddo ma sono ben fornito. 

27-06-2014

L’orizzonte è carico di nuvole, ma non ho alternative si va, destinazione sud Australia, il primo giorno macino oltre 700 km, solo poche stazioni di benzina lungo la strada, ogni volta che faccio rifornimento ricevo lodi per questo pazzo che viaggia da solo, mi sembra strano per un popolo che si sposta continuamente in un continente più grande dell’Europa con appena 23 milioni di abitanti, ringrazio e via di nuovo.

Il sole sta tramontando quando mi ritrovo davanti una scenografia da paesaggio lunare, sono a Coober Pedy, il sito più grande al mondo per l’estrazione dell’opale, è quasi notte faccio pieno e poi cerco da dormire e mi viene consigliato il Radeka Downunder Underground Motel, la caratteristica è quella che molte camere sono state ricavate nei sotterranei scavati per cercare questo minerale, veramente una cosa unica.

28-06-2014

Il giorno dopo proseguo verso sud all’habitat arido che mi lascio alle spalle, ritrovo il verde sono in prossimità di Port Augusta, ho cambiato stato e di nuovo fuso orario, in Australia da ovest ad est ci sono 3 ore di differenza, a volte mi fermo per scattare foto e così vado lungo con gli orari, scelgo di dormire a Port Pirie, ma i prezzi sono inaccessibile, questo è una di quelle cose che non capisco di questo paese, torno sulla strada principale dove avevo avvistato un campeggio che affitta roulotte, 45 $ australiani circa 30€ affare fatto, poi un salto al vicino distributore dove c’è una tavola calda, e di solito dotati di ATM, cosi faccio anche scorta di denaro poi a nanna.

29-06-2014

Fa freddo mi sto avvicinando all’estremo sud e qui siamo in inverno pieno, entro ad Adelaide, fino ad ora di grandi città nemmeno l’ombra, al centro sosto e chiedo ad una ragazza, apre Google per verificare il percorso, fino a li ci sono arrivato anche io, mi da una serie di indicazione ma non metabolizzo, altri 500 mt e chiedo ad un signore anziano, vai dritto e quando incroci a perpendicolarmente un’altra strada a sinistra poi non puoi sbagliare, fantastico ora ci siamo.

La strada sale, inizia  a piovere, c’è nebbia, come è cambiato il clima, tutta la giornata sarà uggiosa, ma a fine sera avrò la conferma di due accessori che ho, eccezionali il Casco Givi e gli stivali Vendramini, impermeabili e protettivi a tutto. Dormo a Port Fairy, oramai solo motel, la tenda e solo un ricordo.

30-06-2014

Oggi c’è sole è quello che ci vuole anche se il vento la fa da padrone, dopo Warnmbool imbocco la Great Ocean Road, una delle strade panoramiche più belle al mondo, così recita la pubblicità, tutto vero, tutto straordinario, vedute mozzafiato con pareti a picco sul mare erose dal vento e oceano che sembrano scolpite da uno scultore, benché sia inverno ci sono tanti turisti. L’epilogo dei questi luoghi sono i 12 Apostoli, faraglioni rocciosi in mezzo al mare, i conti non tornano, di sicuro ne manca uno e forse prossimamente il numero è destinato ascendere, l’azione prepotente dell’oceano sta assottigliando gli stessi ed altre strutture tipo L’Arc sono crollate.

La sera sosto a Colac un paesi molto carino, ho attraversato una foresta scavalcando al montagna dal mare, temperature proibitive, ma sono un duro e non mollo.

1/3-07-2014

Melbuorne mi accoglie con il sole, il mio road book, carta e penna, non sbaglia, arrivo a casa di Andrea Bellei, perugino doc che vive e lavora qua, sarò suo ospite per 3 giorni, tra una parola ed un altro scopriamo che 10 anni fa ci siamo sentiti al telefono sempre per cose riguardanti le moto, il mondo è piccolo.

La sera la passiamo in famiglia insieme a Pina, un contatto avuto dall’Italia, che lavora alla camera di commercio di Melbourne, siamo suoi ospiti a casa del fratello, una serata bellissima in stile tutto made in Italy.

A Melbourne vive una consistente comunità italiana, Lygon Street è il cuore di questa Italia tutta ristoranti e caffè, nomi come TI AMO, Bella Napoli, la catena La Porchetta e tante altre denominazioni nostrane, rendono suggestivo questo angolo della città, quattro passi per questa via, dove i dialetti italiani si intrecciano alle tante attività.

Pina mi è anche di aiuto per una cosa che riguarda il mio paese, Ponte di Ferro, a Melbourne vive Osvaldo Cimarelli emigrato nel 1956, di lui non ho nulla ma Pina in un attimo trova indirizzo e telefono, sono al settimo cielo, mi dico da libro Cuore, ma vengo gelato dalla risposta della moglie, Osvaldo ultra ottantenne  è malato e purtroppo non può ricevere nessuno, ci ho provato sarebbe stata una bella emozione.

4-07-2014

Dopo 3 giorni mi lascio la città alle spalle, si va a Sydney, la strada sale, qui le chiamano le Alpi australiani, non sono alte ma la vicinanza del polo, e come scritto siamo in inverno, fanno si che la temperatura sia molto bassa, ai miei lati vegetazione mediterranea e i soliti pascoli di mucche e pecore, a volte sembra di essere in Irlanda.

A Gundagai faccio sosta, il paese è famoso per miniere di carbone, fa notte presto, praticamente, fatta scorta di cibo mi ritiro in camera, riscaldamento a palla.

5/7-07-2014

Sveglia di buon ora, fatta colazione riprendo al M1, sotto i miei occhi la solita cartina a carta e penna, Sydney mi accoglie con un sole stupendo e temperature mite, non ci contavo, supero la città e dopo un tunnel mi ritrovo sull’ Harbur Bridge, con l’Opera House alla mia destra due simboli della città, dormo sul quaritere nord della città, al Glendferrie Lodge, con visuale su le 2 chicche che scruto dalla mia finestra.

Sydney per me è il crocevia del viaggio, infatti al mattino seguente mi reco da Vince Codello, manager di una agenzia di trasporti marittimi ed aerei, finalmente ho al notizia che volevo, da Darwin si può spedire la moto a Singapore sia via aerea che nave, in tutti i giorni precedenti nessuna delle compagnie contattate ha saputo darmi una risposta, Darwin al nord dell’Australia sembrava una città di un altro stato, stranezze australiane.

Il pomeriggio lo trascorro visitando il centro della città, dove il fulcro è la S. George ST, poi un salto all’Opera House in compagnia di Daniele un ragazzo di Catania che vive qui, l’appuntamento con lui è per 20 quando si va a cena con amici.

Uno sguardo alla cartina, si va alle Blue Mountain, oramai entro ed esco da Sydney senza problemi, la difficoltà più grande è uscire dalla città per il traffico, poi in un giro di contachilometri si raggiunge Katoomba e  lo spettacolo è assicurato.

Le Tre Sorelle sono l’attrattiva maggiore, tre speroni di roccia che si stagliano in prospettiva su chilometri quadrati del Blue Mountain National Park.

I sentieri che si snodano lungo le pareti di roccia portano a vedute mozzafiato, dalla parte opposta delle Tre Sorelle si possono ammirare altre conformazioni rocciose con salti d’acqua senza uguali, peccato che in questo periodo le piogge sono avare.

Rientro a Sydney nel primo pomeriggio e preparo tutti i bagagli, domani si va lungo la Queensland.

  • Biografia
    Biografia

    GP e quelle Due Ruote nel DNA

    La moto è nel DNA di famiglia. Mio nonno andava in moto, mio padre negli anni 50 faceva le gincane e, ad essere sincero, le vinceva. Io non potevo che ereditare questa passione.

  • Il Mondo Su Due Ruote
    Il Mondo Su Due Ruote

    Una vita in moto. E in due libri.

    Dopo 30 anni di viaggi in moto ho battuto le strade ed i sentieri di gran parte del mondo, ma ogni volta che approdo in una nuova terra lontana, il mondo, con le sue meraviglie, mi lascia ancora a bocca aperta...

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